Negli ultimi mesi ho sfornato un numero considerevole di crostate....
Una volta iniziata l'avventura è diventata una droga: considerato che ho la necessità di ingerire cibo solido al mattino e che ero stufa e arci stufa di merendine industriali, mi sono inoltrata in questo tunnel senza via di ritorno!!!!
Fare una crostata è una passeggiata di salute, ne ho provate un sacco, la mia amica Daniela ne fa una che è divina con la farina di farro....
Ma io dovevo trovare quella proprio mia, quella che in tutto e per tutto mi facesse sentire soddisfatta, quella che anche se passano un paio di giorni la crostata è ancora fragrante e golosa.
Ed alla fine, quasi per sbaglio, l'ho partorita.
Un mix di ricette, una rivisitazione personale, un uso di farina alternativa per cause di forza maggiore et voilà, la mia crostata super!
Dose per una tortiera da 28 cm
300 gr farina 0
100 gr farina integrale di grano tenero (io Molino Quaglia)
150 gr zucchero semolato
150 gr di burro freddo o a temperatura ambiente non cambia un fico secco (!!!!)
1 uovo piccolo intero
2 uova piccole solo tuorlo
1 cucchiaino di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di sale
mamellata a scelta, meglio se bio (meno dolce e più saporita)
Io ho stravolto la preparazione della classica frolla dove bisognerebbe usare burro freddissimo da impastare con la farina fino a che diventi della consistenza della sabbia....NON IO!!!!
Non ho tempo, voglia, genio, etc etc
Butto nella mia fantastica planetaria il burro alla temperatura che più mi garba (purchè non fuso o sciolto) e lo zucchero e la lascio andare qualche minuto finchè il tutto diventa una crema.
Ci aggiungo ora le uova e poi farina, lievito e sale.
Via!
La consistenza non sarà sbriciolosa, quanto piuttosto compatta ma al sentore ruvida.
Ora, anzichè utilizzare la pellicola, caccio la palla di impasto in un sacchetto da freezer e poi lo spiano affinchè, una volta riposto in frigo, si raffreddi in maniera omogenea e sia già predisposto al mattarello... :)
Mezz'ora al fresco in frigo e nel mentre scaldo il forno a 180 gradi, statico, anche perchè la funzione ventilato non mi funziona più....ups!
Senza sporcare il tavolo, stendo un foglio di carta forno, lo infarino - lui ed il mattarello - e stendo su di esso l'impasto: può essere che si spacchi come ogni frolla che si comandi, ma il bello della frolla è che la puoi rattoppare come e quanto vuoi!
Una volta raggiunto lo spessore di circa mezo centimetro arrotolo sul mattarello e stendo sulla teglia preventivamente imburrata (se vi scordate non fatene un dramma, a me è successo l'altro ieri e la crostata comunque ne è uscita illesa).
Vado di badilate di marmellata e poi con l'avanzo di frolla creo le striscette per formare la classica graticola della crostata.
180 gradi, mezz'ora e passa la paura, io non spennello nemmeno le strisce con l'uovo: perchè sprecarne uno se tanto il risultato non cambia?
E' talmente semplice che viene davvero da pensare: ma perchè non l'ho fatto prima????
Buona colazione con la MIA crostata super!